sabato 25 gennaio 2014

Storia di Falerio Picenus

Il teatro di Falerio Picenus in un disegno del 1836
Il territorio pertinente alla città romana di Falerio Picenus, nell'attuale frazione Piane di Falerone, comprendeva quello dei comuni di: Falerone, Francavilla d’Ete, Montegiorgio, Magliano di Tenna, Monte Vidon Corrado, Massa Fermana, Mon­tappone, Belmonte Piceno, Ser­vigliano, Monte San Martino, Penna San Giovanni e Sant’An­gelo in Pontano.
Tra il ii-i secolo a.C., in età tardo-repubblicana, la frequentazione del territorio è attestata dal ritrovamento (1952), in frazione Monteverde di Montegiorgio, di un deposito monetale, con  esemplari d’argento (89 a.C.). 
Nella Storia Romana, lo storico Appiano ricorda lo scontro avvenuto nell’89 a.C. presso quella che sarà la città di Falerius Picenus, tra i Romani e gli Italici guidati da Gaio Vidacilio, Publio Ventidio e Tito Lafrenio, in cui questi ultimi riportarono una schiacciante vittoria, costringendo il console Pompeo Strabone a rifugiarsi in tutta fretta a Firmum Picenum (Fermo).
La colonia di Falerio Picenus, ascritta alla tribù Velina, è attestata da alcune iscrizioni locali. Incerto è il periodo della fondazione. Theodor Mommsen nel Corpus Inscriptionum Latinarum parla di una deduzione di terre fatta da Augusto dopo la battaglia di Azio (31 a.C.), ai danni della vicina Firmum Picenum.
Balbo, agrimensore di Augusto, in alcuni frammenti raccolti da Frontino ricorda:
Ager Falerionensis limitibus maritimis, et Gallicis est assignatus, quos nos decumanos et kardines appellamus. Finitur ratione arcarum, riparum, canabularum sive novercarum; muris, maceriis, scorofionibus, congeriis, carbunculis, terminis augusteis; rivis, fluminibus, arboribus antemissis, jugis montium, superciliss, petris naturalibus signatis, sicut in Piceno fines terminantur.
La città è ancora una volta ricordata nella Naturalis Historia (23-79 d.C.) di Plinio il Vecchio, assieme agli altri centri della V Regio Piceno.Nell’82 d.C. l’imperatore Domiziano intervenne con un decreto (CIL IX 5420) per placare una disputa sorta tra Falerio Picenum e Firmum Picenum (Fermo), su alcuni terreni che, dopo la deduzione della colonia, non erano stati assegnati (subseciva), per la mancanza di assegnatari o per la rinuncia da parte di qualcuno di loro. L’impe­ratore risolse la controversia in favore di Falerio Picenus, ingiungendo a Firmum di restituire i lotti occupati abusivamente.

Per un approfondimento vedi questi articoli del blog: