giovedì 30 gennaio 2014

Breve storia di Ortezzano


Nel 1877, in contrada San Massimo, venne recuperato un pavimento a mosaico d’epoca romana, andato purtroppo disperso sul mercato antiquario. In contrada Cisterna, non lontano dalla chiesa di Santa Maria della Sanità, troviamo delle strutture murarie romane pertinenti a un impianto idrico. Del resto, lo stesso toponimo Ortezzano è un prediale romano, derivato dal nome dell’antico proprietario del fondo, unito al suffisso aggettivamente -anus.
Nell’840, tra i beni confermati all’abbazia di Farfa dall’imperatore Lotario, è attestato un portum in Aso, probabilmente costruito nei pressi dell’attuale ponte sull’Aso, dov’era un guado per il trasbordo delle merci.
Nell’elenco dei censuari dell’abbazia farfense di Santa Vittoria in Matenano, redatto alla fine del xii secolo, compaiono gli abitanti di Orteczanum, rimasto sotto il dominio benedettino non oltre il 1355, quando era annoverato tra i castelli di Fermo, città che lo controllava tramite un vicario del podestà fermano. Il funzionario, che peraltro poteva eleggere un proprio sostituto, restava in carica un anno.
Nel 1415 i Malatesta, allora in guerra con il signore di Fermo Ludovico Migliorati, prendevano Ortezzano, ritornato ai Fermani l’anno dopo.

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