martedì 14 gennaio 2014

Breve storia di Magliano di Tenna

Il nome Magliano è un prediale romano derivato da quello dell’antico proprietario del fondo, unito al suffisso aggettivante -anus. Il territorio comunale era, infatti, parte dell’ager della città romana di Falerio Picenus (Piane, frazione di Falerone).
Nel 1065 Adalberto del fu Longino donò alcuni beni al vescovo di Fermo Ulderico, tra i quali il castello del Monte in vocabolo Frasseto (nel medio corso del Tenna), un altro castello in località Forii (non lontano dal primo) e 300 moggi di terra in diverse località, nelle quali figura quella di Magliano. Fino alla metà del XII secolo non è attestato nessun castello. Tuttavia, il castrum Maliani dovette essere organizzato di lì a poco, dal momento che nel 1199 veniva restituito al visdomino dell’Episcopato fermano Adenolfo, da parte di Montegiorgio, che lo aveva ricevuto al tempo di Marcovaldo di Annweiler (1185-98), vicario dell’imperatore Enrico VI.
Nel 1266 Magliano venne ceduto in enfiteusi dal Capitolo dei canonici del duomo di Fermo al proprio comune, che lo controllava tramite un vicario del podestà fermano. Il funzionario, che peraltro poteva eleggere un proprio sostituto, restava in carica un anno. Nel 1413 i Malatesta, in guerra contro il signore di Fermo Ludovico Migliorati, prendevano il castello, riconquistato dai fermani tre anni dopo.
Nel 1862 re Vittorio Emanuele II autorizzò il comune ad assumere la denominazione di Magliano di Tenna, in conformità alla disposizione governativa che prevedeva l’aggiunta di un secondo appellativo a tutti quei comuni d’Italia che avevano lo stesso nome.